Anna Mazza Pittrice |
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Gallerie Quadri |
Biografia |
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Ha frequentato l’Istituto d’Arte “F. Gazzola”di Piacenza, si è diplomata Maestra d’Arte all’Istit. Stat. d’Arte “P. Toschi” di Parma abilitandosi poi a Bologna. Pittrice, grafica e decoratrice. Ha partecipato a varie collettive in Italia e all’estero. Tecnica pittorica (tecnica mista: acrilico su tavola o su tela, con applicazioni di metalli e materiali vari). |
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Premi |
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Dal 1999 al 2005 ha collaborato alla creazione di collezioni di alta moda dipingendo pezzi unici che hanno sfilato in Giappone a Tokio e ad Osaka. Dal 1995 al 2008 partecipa in Italia a varie mostre Nazionali e Internazionali. Dal 2009 al 2013 espone in Italia in varie gallerie ed importanti locations a Piacenza, tra cui Palazzo Gotico, Palazzo Farnese, Palazzo Mischi, in Francia all'Ambasciata Italiana a Strasburgo, è selezionata per l'Ottava Biennale Internazionale di Roma alle Sale del Bramante. Una sua opera è acquisita dal MIM Museo d'Arte Contemporanea. Gallerie di riferimento: “Spazio Rosso Tiziano”, “Studio C Carini” di Piacenza, “Marguttarte” di Roma. |
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Sintesi Critiche |
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Mazza propone rappresentazioni tanto schematiche quanto poetiche del fenomeno urbano. Costruisce un percorso di avvicinamento dapprima tutto mentale poi tradotto in step temporali: in primo piano un filtro lacerato. La serie ‘Città e lune’ di Anna Mazza, è quinta teatrale che lentamente abbandona l’intimismo domestico per descrivere, in un continuum spazio-temporale, la sagoma di città reali e poi immediatamente dopo delineare città fantastiche sospese per ora in una notte eterna. Fabio Bianchi Il suo stile si colloca nell’ambito della figurazione, ma non è esente da matrici surreali: le immagini sono, infatti, tratte dal mondo oggettuale e registrate con un certo distacco, ma si legano sulla tela secondo rapporti fantastici e irreali. La pittura di Anna Mazza si caratterizza, dunque, per un acceso cromatismo e soprattutto un segno, un disegno incisivo, per certi versi necessario. I suoi lavori nascono come possibili montaggi che hanno come punto di partenza la memoria (il viaggio, i paesaggi, le esperienze, le immagini, l'eros) oscillando senza riferimenti fra passato e futuro, fra luoghi reali e luoghi mentali. Attraverso questo lungo percorso, i molteplici spunti della pittura di Anna Mazza giungono ad una particolare osservazione della realtà; una realtà filtrata dall’incanto della fiaba, con tutto il senso di libertà e le possibilità evocative che ne conseguono. Gyonata Bonvicini Qui ci sono città sospese nel tempo e nello spazio. Qui c’è un silente dialogo tra il dentro e il fuori. ...metropoli, simboli dell’essenza umana intrappolata in confini troppo stringenti per non essere forzati. Una protezione leggera, una tenda sottile, impalpabile, troppo debole per resistere all’impeto di tornare a dialogare con le città. Con la passione. Roberta Suzzani |
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